Carrara e Milano dicono NO alla pubblicità offensiva

CARRARA – Dopo Milano (a giugno) anche il comune di Carrara vieterà i cartelloni pubblicitari che offendono le donne, "a partire da quelli in cui sono raffigurate seminude". E’ quanto prevede la mozione presentata in Consiglio comunale da Roberta Crudeli (Pd) e votata all’unanimità, a distanza di pochi giorni dal femminicidio di Marina di Massa. Grazie all’approvazione di questa mozione “dopo l’estate verrà rivisto il regolamento comunale delle pubbliche affissioni affinché si arrivi a rimuovere e a vietare i cartelloni pubblicitari che danno un’immagine distorta della donna, spesso strumentalizzata anche dai grandi marchi della moda”. A giugno anche Milano aveva detto NO a tutte quelle immagini: 1) che rappresentano o incitano atti di violenza fisica o morale; 2) siano volgari, indecenti, ripugnanti, devianti da quello che la comunità percepisce come “normale”, tali da ledere la sensibilità del pubblico; 3) veicolino messaggi discriminatori e/o degradanti che, anche attraverso l’uso di stereotipi, tendono a collocare le donne in ruoli sociali di subalternità e disparità; 4) promuovano la mercificazione del corpo, attraverso rappresentazioni o riproduzioni della donna quale oggetto di possesso o sopraffazione sessuale; 5) utilizzino i pregiudizi culturali e gli stereotipi sociali fondati su discriminazione di genere, appartenenza etnica, orientamento sessuale, abilità fisica e psichica, credo religioso.

A Milano “gli stessi indirizzi saranno seguiti anche dalle società ed enti partecipati dal Comune. In questo modo la città di rafforza il proprio impegno affinché i cartelloni pubblicitari, siano ispirati sempre ai criteri di rispetto delle Pari Opportunità tra donne e uomini e di corretta rappresentazione dell’identità di genere, lontano da stereotipi avvilenti per la dignità delle persone. La delibera approvata dalla Giunta parte dalla considerazione che, oggi più che mai, il tema della violenza alle donne non può essere affrontato senza intervenire anche sull’utilizzo dell’immagine femminile nella pubblicità. Questo nuovo provvedimento, pertanto, continua il percorso dettato dall’Unione europea con la risoluzione n. 2038 del 3 settembre, verso l’obiettivo di valorizzare una comunicazione che si impegni a veicolare messaggi commerciali positivi.”

 

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