Testamento biologico: perchè è utile stilarlo

ROMA - Eluana Englaro, Piergiorgio Welby e Luca Coscioni sono i nomi più noti al grande pubblico per le battaglie –in proprio o dei famigliari- per il diritto ad un «modo più dignitoso e meno doloroso» per affrontare la fine della vita. Alcuni giudici, e molti malati, annuncia il sito dell’Associazione Luca Coscioni, hanno individuato la strada per la realizzazione del testamento biologico finora negato dal Parlamento italiano: in migliaia hanno stilato le proprie "direttive anticipate" in caso di infortuni che producano un coma irreversibile, o in caso del peggioramento di malattie in corso indicando, al contempo, una persona di fiducia per assicurarsi che quando sarà il momento, queste vengano rispettate.

«E' un consiglio che rivolgiamo a tutti –si legge nell’editoriale dell’Agenda Coscioni a cura di Gianfranco Spadaccia- non solo perché ciascuno di noi è soggetto al rischio di gravi incidenti imprevisti. Non solo per mettere le forze politiche davanti ad un sentimento diffuso e a una vasta gamma di manifestazioni di volontà. Ma perché è l'unico modo di impedire che siano altri a decidere per noi, contro la nostra volontà. […] Ciò che è in gioco è la libertà della persona e il suo diritto di autodeterminazione che non possono venire negati proprio nel momento più delicato della nostra vita, quello che ci avvicina alla sua fine

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