Salute: il Brasile punta sulla prevenzione

BRASILIA - Il diritto alla salute in Brasile, nel 2009, riparte con nuovo sprint: il governo brasiliano distribuirà gratuitamente alla popolazione 1,2 miliardi di profilattici, 70 milioni di confezioni di pillole anticoncezionali e mezzo milione di pillole del giorno dopo, per la più grande campagna di prevenzione dell'Aids, delle malattie veneree e delle gravidanze indesiderate nel mondo. L'annuncio è del ministero della Sanità di Brasilia (4 gennaio), per un progetto dove per la "prima volta nel mondo un governo si fa carico pressoché integralmente della prevenzione delle nascite e delle malattie veneree". Così ha dichiarato Adilson Franca, direttore delle iniziative strategiche del ministero. In questo modo -spiega Franca- si punta anche ad una riduzione rilevante degli aborti (clandestini e non) e delle operazioni di sterilizzazione.

Immediate (quanto scontate) le reazioni negative della Chiesa brasiliana, che sostiene come il governo "invece di educare alla maturità nell'esercizio della sessualità" voglia "diminuire la popolazione con la distribuzione massiccia di pillole e profilattici". La dichiarazione è del vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Rio de Janeiro, Antonio Augusto Dias Duarte. Il programma nazionale di sensibilizzazione sull'Aids e sulle malattie veneree, nonostante l'insensata opposizione della chiesa cattolica, ha coinvolto comunque nel 2008 -secondo Mariangela Simao, coordinatrice del programma- il 96% della popolazione brasiliana. (ANSA - 4 gennaio 2009)

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