Alitalia: Fantozzi cerca compratori

ROMA – Nessun progetto finanziario che si rispetti vive di soluzioni “uniche” e non mediate. Fallito il piano CAI per Alitalia, dall’annuncio del ritiro dell'offerta, Berlusconi non ha perso invece occasione per ripetere come "l’unica strada percorribile per il salvataggio" fosse proprio l'offerta della CAI, ascrivendo il fallimento delle trattative all’irragionevolezza di pochi, arroccati in difesa dei propri privilegi. Accuse a dir poco fuori luogo se provengono dall’uomo politico che oggi gode dei salvacondotti garantiti da una legge ad hoc, il Lodo Alfano. Accuse che non tengono, tanto meno se pronunciate a sostegno di una cordata imprenditoriale che acquisirebbe il meglio di Alitalia, accollandone il debito enorme alla collettività.

Rimangono in sospeso dunque gli interessi dei nuovi “furbetti del quartierino”: accantonato un piano industriale impregnato di miopia imprenditoriale e votato allo svilimento delle professionalità e dei dipendenti, il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, dovrà ora individuare alternative: in arrivo allora annunci sui giornali o sul web a partire da martedì, per “una sollecitazione a presentare, entro il prossimo 30 settembre, manifestazioni di interesse da parte di chi potrebbe essere in grado di garantire la continuità del servizio per uno o più rami di azienda del gruppo. Individuando anche il numero dei dipendenti coinvolti nel progetto.”


Una mossa che smentisce apertamente ed incontrovertibilmente le parole di Silvio Berlusconi.

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