Kenia: cancellate 4mila condanne a morte

KENIA - (DIRITTI UMANI) Il presidente Mwai Kibaki ha annunciato lo scorso agosto la commutazione in ergastolo di oltre 4000 condanne a morte. In una dichiarazione trasmessa dalla radio di stato ha affermato che "la prolungata permanenza nel braccio della morte provoca angoscia e sofferenza non necessarie, traumi psicologici e ansia e può costituire un trattamento inumano". Kibaki ha inoltre chiesto al governo uno studio per determinare se la pena di morte abbia avuto efficacia nella lotta contro il crimine, precisando che questa commutazione non significa che la pena di morte verrà abolita.

La pena di morte in Kenya è prevista per i reati di rapina a mano armata e omicidio. Nel paese non si registrano esecuzioni da 22 anni. "Queste commutazioni rappresentano un passo avanti per i diritti umani in Kenya" - ha dichiarato Piers Bannister, esperto di Amnesty International sulla pena di morte. "Ora auspichiamo che lo studio sollecitato dal presidente dimostrerà che la pena di morte non ha alcun particolare potere deterrente, brutalizza le società in cui è imposta ed è spesso inflitta nei confronti di innocenti". "È il momento che il Kenya si aggiunga a quella maggioranza di paesi, attualmente 139, che hanno abolito la pena di morte per legge o nella pratica" - ha concluso Bannister.

(Fonte – Amnesty International)

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