Immagine delle donne in tv
ROMA - E tu di che talento sei? Questo è il titolo del manifesto/agenda che è stato presentato mercoledì 17 marzo presso l’Associazione Stampa romana. L’obiettivo dell’iniziativa, teso ad una corretta rappresentazione della donna nell’ambito televisivo, perchè delle donne, in TV, vorremmo vedere più i talenti e meno i corpi spogliati, è stato presentato con queste parole: "Un contributo di analisi e proposte ai decisori del mondo dell’informazione e della politica, e alla discussione parlamentare in atto." Al dibattito organizzato attraverso la consulta femminile per le pari opportunità della regione Lazio, e con la partecipazione dell’associazione Stampa Romana, hanno preso parte le associazioni componenti la Consulta Femminile, le consigliere provinciali di parità, i comitati e le commissioni di pari opportunità, esperte delle tematiche 'gender e media', giornaliste e giornalisti della carta stampata e dei sistemi televisivi.
Durante il dibattito si è parlato di quella che si può definire l’anomalia italiana rispetto alla rappresentazione femminile: molti paesi europei si sono attivati nel creare di codici di autoregolamentazione e varie iniziative sulla questione mentre da noi tutto tace. Ed è per questo che la consulta si è attivata per fare un’analisi sistemica che partisse proprio dai contenuti della Rai. Citando il blog articolo 21: «La Consulta Femminile per la Pari Opportunità della Regione Lazio, con il Gruppo 7 Informazione Comunicazione Pluralismo, ha prodotto un’accurata analisi su quanto il nostro paese sia deficitario proprio nell’applicazione delle politiche dell’Unione europea e dell’Onu in tema di immagine delle donne in tv, politiche che pure ha più volte sottoscritto nel corso degli ultimi venti anni. A seguito della recente legge di riforma della Consulta stessa, che le assegna responsabilità di analisi e proposta di genere, l’analisi è stata focalizzata sulla RAI Radiotelevisione Italiana, azienda di servizio pubblico, mission che costituisce la peculiare specificità della principale agenzia informativa italiana. L’approccio operativo ha privilegiato la raccolta, analisi e trasmissione di più dati, al fine di offrire alla sfera decisionale parlamentare e dell’informazione una rassegna il più possibile completa, articolata ed utile di documenti istituzionali, punti di vista, produzione intellettuale, memoria, azioni positive della società civile. La proposta è un lavoro in rete tra soggetti protagonisti della questione "Donne e Media" finalizzato alla costituzione di un "Osservatorio gender e media" quale naturale sede di confronto plurale.»
- Visite: 5188