Una Legge che non costa - 3 NO ALLA TORTURA

Roma, 24.1.2014. Le riforme non si possono fare, perché costano … ma non tutte, per alcune ci vuole solo volontà

 

Un termine terribile Tortura ha fatto la sua apparizione all’interno di una legge costituzionale. No, non è l’Italia il paese del coraggio bensì la Tunisia delle donne in piazza, delle rivolte, della democrazia guadagnata a duro prezzo, il paese che ha saputo rinviare nelle moschee il partito Ennhada, partito islamista e maschilista. La Tunisia è il paese che ha saputo mettere da parte la Sharia nello scrivere la nuova Costituzione approvata a larghissima maggioranza. Lo Stato è custode della religione, garante della libertà di coscienza e di fede; Le cittadine e i cittadini sono uguali davanti alla legge Non vi saranno più né poligamia né ripudio; figlie e figli erediteranno in egual misura e non più secondo quel “Dio vi ordina di attribuire al maschio una parte uguale a quella di due femmine” che si leggeva nel Corano (Sura IV – vers.12). Lo Stato garantisce la libertà di espressione e vieta la TORTURA fisica e morale in quanto crimine imprescrittibile.

Lo stato Italiano non ha ancora adottato una legge contro la tortura. I poliziotti criminali che hanno torturato giovani donne e uomini in occasione del G8 sono ancora tra di noi , liberi e impuniti. L’Italia sulla tortura non ha una legge  e soprattutto non è un crimine imprescrittibile .

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