“Le classi ponte non sono discriminatorie” risponde da Milano una piccola straniera

Roma,20 nov.2008 - Mentre a Roma si svolgeva a Montecitorio la giornata nazionale dei diritti dell’infanzia e Alessandra Mussolini , ricordava che “dobbiamo lottare per ridurre gli spot pubblicitari, nella fascia protetta come hanno fatto Germania e Francia”, Berlusconi affermava: “le classi ponte non sono discriminatorie , ma tese a dedicare più tempo all’insegnamento dell’italiano, perché l’insufficiente conoscenza della lingua italiana fa si che gli alunni stranieri abbiano percentuali di insuccesso superiori agli alunni italiani”.

Da Milano quasi in parallelo, nel corso dell’iniziativa “Question time! I bambini interrogano il loro assessore" arrivava la risposta .Tra gli eventi promossi in varie città, al Comune di Milano, Mariolina Moioli, assessora alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali e il Presidente del Consiglio comunale, Palmeri, hanno incontrato gli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado per l’iniziativa “Question Time”...

 

Nel corso dell’incontro bambini e bambine hanno sottoposto all’assessora richieste legate alla vita quotidiana ad esempio miglioramento delle mense scolastiche, e soluzioni legate allo studio insieme tra italiani e stranieri perché come ha affermato una delle bambine nell’intervista trasmessa per radio “stare insieme a chi parla bene l’italiano aiuta anche noi a parlare bene”. Come non sanno più fare i vecchi, ma come ben sanno i giovani che da anni imparano dai loro coetanei di ogni parte del mondo a comunicare in un’altra lingua.

 

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