Pretendere sesso dalla compagna è violenza

ROMA – Le donne lo dicono da sempre: ogni pretesa, in tema di rapporti sessuali, è violenza. Tutto ciò che nel rapporto fisico tra donna ed uomo non sia liberamente scelto o liberamente portato a compimento, è violenza. Violenza sessuale. Ora lo conferma anche la terza sezione della Corte di Cassazione: commette violenza sessuale e maltrattamenti il marito (il compagno) che costringe la moglie (la compagna) "a subire rapporti sessuali plurimi" quando la donna non sia completamente d'accordo. L'uomo infatti "aveva la consapevolezza del rifiuto implicito della stessa agli atti sessuali" ma non glene importava, e la donna, anche per non allarmare i figli, subiva.


La sentenza numero 26.345/2009 respinge dunque il ricorso di un signore piemontese, già condannato dalla corte d'Appello di Torino nel settembre 2008, e ne conferma la reclusione  a sei anni e quattro mesi, riconoscendo che questi si è reso reo, nei confronti della moglie, sia di minacce e maltrattamenti che di violenza sessuale per averla costretta a subire rapporti sessuali oltre il desiderio di lei. La corte di Cassazione ha sottolineato con questa sentenza come non esista all'interno di un rapporto coniugale, o more uxorio, nulla che costituisca un "diritto all'amplesso".

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