Lo "sballo" dei giovanissimi

ROMA - Nuova scioccante inchiesta di Fabrizio Gatti, il giornalista de L'Espresso, autore di famosissimi articoli investigativo-giornalistici. Dopo le indagini sui CPT, i centri di prima accoglienza per gli immigrati clandestini, e quella sulle "mafie dell'agricoltura", è la volta del consumo di droghe da parte dei giovanissimi. "Dimenticate i tossicomani con il maglione arrotolato, il laccio emostatico e la siringa nel braccio. La tragedia dei minorenni italiani è ancora invisibile. Si chiama brown-sugar: eroina da sniffare o da inalare sulla carta stagnola". Hanno 12, 14, 15, 17 anni; alla droga che oggi costa pochissimo un sempre più facile accesso; e per le ragazzine si spalancano prospettive di prostituzione. "I giovani credono che l'eroina fumata, non iniettata in endovena, sia meno pericolosa", spiega la direttrice del Sert di Faenza, Deanna Olivoni, e "questo spaventa meno del classico buco".

Gianmarino Vidoni, primario del Sert di via Canzio a Milano, segnala un ulteriore pericolo: la "normalizzazione sociale del consumo, come prendere un drink". Dietro il consumo di droga un sottobosco di rapporti sessuali non protetti, e a volte anche di prostituzione, in un contesto sociale in cui "di Aids non se ne parla più". I risultati si vedranno quando questi giovanissimi arriveranno intorno ai 25, con il manifestarsi di "problemi psichici, disturbi della personalità, aggressività e disturbi sessuali".

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